Gli Scavi Archeologici nella Città Etrusca dal 1982

Nel 1982 con il “Progetto Tarquinia” iniziano gli scavi pianificati, e tuttora in corso, dell’Università degli Studi di Milano, diretti prima da M. Bonghi Jovino e ora da G. Bagnasco Gianni. Il “Progetto Tarquinia” è noto a livello internazionale per i fondamentali contributi apportati alle conoscenze sulla civiltà degli Etruschi.

Dal 2012 il progetto è stato esteso a tutto il pianoro della Civita con la potenzialità scientifica di contestualizzare i siti archeologici in cui è intervenuto il nostro Ateneo in trenta anni (oltre al ‘complesso monumentale’, il santuario dell’Ara della Regina, le fortificazioni e il monumento funerario delle Morre), nonché gli scavi pregressi.   

pianoro della civita

Nell’aprile del 2014 il “progetto Tarquinia” è stato inserito fra i due “exemplary interdisciplinary research projects dell’Università degli Studi di Milano (SSH Community della LERU, League of European Research Universities), che costituiranno esempio da seguire di sinergia fra scienze “soft” e “hard” a seguito dell’esperienza maturata nell’ambito del progetto europeo Cultura 2000 che ha portato a realizzare il primo Museo virtuale bilingue dedicato all’Eruscologia: www.tarchna.it

Nel gennaio 2015 nell’ambito del convegno annuale dell’Archaeological Institute of America svoltosi a New Orleans, è stata dedicata al “progetto Tarquinia” un’intera sessione.

La risonanza del progetto è stata tale da poter contare attualmente su una serie di collaborazioni scientifiche e accordi nazionali e internazionali confluiti nel Centro Ricerca Coordinato  “Progetto Tarquinia”, diretto da G. Bagnasco Gianni, istituito presso l’Università degli Studi di Milano nel 2015.  Il Centro, di cui fanno parte colleghi interni a cinque Dipartimenti dell’Ateneo e provenienti da altre Università e Istituzioni italiane e straniere, nasce per formalizzare la struttura interdisciplinare sviluppata negli ultimi dieci anni in seno all’Ateneo, volta a restituire la storia e la cultura della Tarquinia etrusca. Le diverse discipline che convergono nel CRC si cimentano in un caso studio di particolare interesse che stimola a elaborare nuove strategie e mettere a punto sistemi innovativi per la gestione della ricerca in campo archeologico e diffusione dei risultati acquisiti. Comune obiettivo è superare il passaggio dalla visibilità del dato materiale archeologico all’invisibilità della dimensione culturale e storica di una città antica.

Le collaborazioni risalenti all’inizio delle prime campagne di scavo e a tutt’oggi attive sono le seguenti:

CNR- ITAB, dott. Salvatore Piro

Fondazione Ing. C.M. Lerici, dott. Mauro Cucarzi

Università degli Studi di Pisa, prof. Mallegni

Dal 1998 la collaborazione è iniziata con due Dipartimenti dell’Università degli Studi di Milano:

Chimica Inorganica Metallorganica e Analitica “Lamberto Malatesta”, prof. Silvia Bruni

Informatica e Comunicazione “DICO” (Laboratorio DB&sec), prof. Stefano Valtolina

Dal 2007 sono iniziate le collaborazioni con altri due Dipartimenti dell’Università degli Studi di Milano:

Scienze della Terra, prof. Mauro Cremaschi

Scienze Tecnologiche Alimentari e Microbiologiche, prof. Francesca Cappitelli

Dal 2009 è iniziata la collaborazione con il Politecnico di Milano:

-  Dipartimento di Architettura e Studi Urbani (Laboratorio Techniques for the Conservation and Management of Architectural Heritage), prof. Susanna Bortolotto

Dal 2010 è iniziata la collaborazione con:

- Florida State University, Department of Classics, prof. Nancy de Grummond

Dall’anno 2011 è iniziata la collaborazione con:

-  Provincia di Bolzano, Ufficio Beni Archeologici, Laboratorio archeozoologia di Frangarto, dott. Umberto Tecchiati

-  Museo Civico di Rovereto, Laboratorio di dendrocronologia, dott. Ivana Pezzo

Dal 2012 è iniziata la collaborazione all’interno del Dipartimento di Beni Culturali e Ambientali con la dott. Eleonora Riva, che ha preso in carico l’aspetto del supporto di Psicologia Ambientale e di Comunità alle attività dirette al coinvolgimento della popolazione attuale nelle attività di valorizzazione del Beni Culturali. Dal 2015 è iniziata la collaborazione con la British School at Rome, nell’ambito del CRC “Progetto Tarquinia” e di concerto con la Fondazione Lerici, per il recupero dei dati delle prospezioni che la stessa Fondazione Lerici ha condotto sul Pianoro della Civita negli anni Cinquanta e Sessanta del secolo scorso.

La continuità delle ricerche è al momento garantita da Dottori di Ricerca afferenti all’insegnamento di Etruscologia (Enrico Giovanelli, Matilde Marzullo, Claudia Piazzi) e al Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico di Milano (Andrea Garzulino) per quel che riguarda il rilievo e la conservazione del sito.

Attualmente gli scavi interessano il 'complesso monumentale'